Sono davvero mole le compenetri che concorrono a formare il prezzo che vediamo esposto alla stazione di servizio. Una prima parte ha a che fare con il prezzo vero e proprio per la materia prima. Una seconda parte, invece, riguarda le lavorazioni sul greggio affinché diventi effettivamente benzina. A pesare molto sono poi i costi di trasporto che incidono non poco. per tale motivo, sulle isole e in luoghi isolati la benzina costa di più che in altre zone. Non si tratta di speculazione da parte dei benzinai ma di costi logistici.
Ciò che pesa molto sul costo finale sono però le accise. Sono una sorta di tassa statale. Una volta le accise erano divise in un fitto elenco che spiegava al consumatore quali interventi e spese si andavano a coprire con quel denaro. Al girono d’oggi, al dicitura può esser rimasta ma non è effettivamente così. Significa che le accise non servono a coprire le spese per la guerra in Eritrea oppure l’alluvione negli anni 60 ma, più in generale, è un prelievo che finisce nelle casse statali per sostenere la spesa corrente.
Infine, una minima parte resta al benzinaio. Bisogna ricordare però che la fetta di guadagno che va alla stazione di servizio è meno di un quarto. In pratica, significa che non è colpa dei benzinai che speculano su di un bene essenziale se i costi sono aumentati ma ci sono delle ragioni a monte da indagare. Per tale ragione, oggi i benzinai sono sul piede di guerra e non ci stano all’esposizione di cartelli che indicano i prezzi medi nazionali.
Un servizio di autonoleggio con conducente privato mette a disposizione un mezzo a scelta per dirigersi dove si desidera. A differenza del taxi, il ncc è un servizio che si può prenotare in anticipo non appena si definiscono i propri piani. È una soluzione molto utilizzata da tutte quelle persone che si spostano in un’altra città per motivi di lavoro o di viaggio. Se desideri avere ulteriori approfondimenti, vai su www.nccromatop.it